Mario Petrone, allenatore ed ex calciatore, replicherà il modello del progetto di Sportabilità a Olbia, in Sardegna: accesso al mare per disabili e sport acquatici. Enrico Zucchi, presidente dell'AC Crema 1908, ente capofila di Sportabilità: «Un progetto che sta facendo scuola. Per noi una grandissima soddisfazione»
Il progetto Sportabilità colpisce e fa scuola, al punto tale da essere replicato ed esportato in altre realtà italiane. Mario Petrone, allenatore che ha portato l’Ascoli in serie B nel 2015, è venuto a conoscenza del progetto Sportabilità, e ha deciso che un’idea così vincente debba essere riprodotta nel contesto in cui vive. Per questo motivo Petrone, nella giornata di lunedì 30 gennaio, ha voluto confrontarsi con la dirigenza dell’AC Crema 1908, ente capofila del progetto, incontrare il presidente Enrico Zucchi e il dg Massimiliano Gnatta, visitare di persona il Centro San Luigi ed informarsi nel dettaglio su tutti i dati relativi al percorso di realizzazione di un progetto di inclusione sociale come Sportabilità.
«Quando sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un progetto come questo, che permette a persone disabili di praticare attività sportive che altrimenti non potrebbero praticare e così vivere veri momenti di autentica inclusione sociale, sono rimasto subito colpitissimo. Da tempo avevo in mente di realizzare qualcosa che andasse in questa direzione, e il progetto Sportabilità mi ha aperto gli occhi».
Il contatto per Petrone è stato Alessandro Ranieri, intermediario FIGC, che curando il passaggio di alcuni calciatori all’AC Crema 1908 è venuto a conoscenza della realtà di Sportabilità. Lo stesso Ranieri era presente all’incontro avvenuto lunedì tra Petrone e la dirigenza del Crema, e ha raccontato: «Quando insieme a Mario Petrone abbiamo espresso al presidente Zucchi l’idea di esportare questo progetto, abbiamo subito trovato in lui un grandissimo entusiasmo e una pronta disponibilità a collaborare. È proprio grazie al suo atteggiamento di disponibilità e apertura che ora Sportabilità potrà varcare i confini di Crema e arrivare in Sardegna».«La mia intenzione», ha spiegato Petrone, «è quella di realizzare un progetto simile a Olbia, dove oggi vivo.
L’idea è quella di rendere le spiagge attrezzate per permettere l’inclusione dei disabili, il loro accesso al mare e la pratica di sport acquatici, come nuoto, canoa, pallanuoto e altro ancora». In Sardegna le spiagge sono aree pubbliche demaniali: «L’accesso per i disabili in queste aree non attrezzate è impossibile, e avviene solo in circostanze eccezionali, per una quindicina di giorni l’anno, quando vengono messe in atto iniziative ad hoc. La nostra intenzione è quella di estendere a tutta la stagione l’accesso al mare per i disabili, e utilizzare la pratica dello sport come leva per permettere tutto questo. Il tutto coinvolgendo non solo l’amministrazione pubblica, ma anche una serie di realtà del terzo settore, esattamente come avvenuto nel progetto Sportabilità. Sarà una novità assoluta in Sardegna, dove non esiste nulla del genere. E per fare questo ci avvarremo del know-how presente qui a Crema».
Grande la soddisfazione del presidente dell’AC Crema 1908 Enrico Zucchi, ente capofila di Sportabilità: «Con questo progetto stiamo tracciando un solco, stiamo creando una cultura nuova che andrà ad incidere sul vivere comune. E proprio il fatto che tutto ciò ora stia facendo scuola e venga esportato in altre realtà è il segno più evidente che il progetto funziona e fa breccia nella gente. Oggi abbiamo fatto un passo avanti significativo per la realizzazione del progetto ad Olbia, secondo le intenzioni di Mario Petrone; al tempo stesso però ci sono già anche altre realtà che ci hanno contattato, per applicare con modalità diverse Sportabilità anche in altri contesti. Per questo motivo ritengo che Sportabilità sia una pratica sociale da seguire, e un comportamento individuale da diffondere».